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L’esodo sulle risorse energetiche e naturali nel comparto agricolo in tutto il pianeta è enorme: esso sostiene il consumo del 70% di tutta l’acqua utilizzata dall’uomo e occupa oltre il 40% della superficie solida del pianeta, con pesanti e continue perdite di biodiversità. Tenere il passo con l’aumento della domanda di alimenti rappresenta un’importante sfida nell’ambito della sostenibilità non solo per il settore dell’agricoltura ma per tutta l’umanità. La pressione che le grandi lobby della biotecnologia applicano in politica è sempre più pressante. L’idea è di scoprire come l’industria agroalimentare possa aumentare sia la produttività delle colture sia la sostenibilità a livello mondiale. Sul fronte delle ricerche però c’è chi crede in un modello aperto e da questa idea nascono progetti come AgroPedia.
UNA RICERCA SCIENTIFICA OPEN SOURCE
“Dare libero accesso alla ricerca agricola in India aiuterà a guidare lo sviluppo e ridurre la povertà”, questo è quanto afferma Bruce Alberts del Science. Alberts spiega come le tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ICT) consentirebbero una nuova forma di condivisione della conoscenza il cui potenziale non è stato ancora “sfruttato a sufficienza”. Dato che l’agricoltura è una componente critica in India e soprattutto la ricerca ad essa collegata, il paese avrebbe un enorme vantaggio rendendo libero l’accesso ai risultati degli studi, fatto che potrebbe migliorare lo stato anche politico in primis della nazione asiatica. La condivisione delle conoscenze agricole e know-how in tutto il mondo potrebbero apportare grandi vantaggi, continua Alberts. “Abbiamo bisogno di collegare i ricercatori insieme in modo che non solo siano altamente produttivi, ma far diventare le stesse comunità interattive, utilizzando strumenti ICT per connettersi fra loro ed espandere le loro risorse e ricerche a tutti i contadini del mondo.”
Stevan Harnad, docente di scienze cognitive presso l’Università di Montreal, Quebec, ha sottolineato nel corso della riunione che le università e biblioteche stanno rendendo solo una frazione dei propri fondi disponibili a tutti, in tutte le lingue e di tutte le discipline. Questo significa “dare alla ricerca solo una frazione del suo potenziale utilizzo e impatto”. Al Forum dell’India Agricultural Research Service (ARSSF) gli scienziati concordano sul fatto che le riviste di ricerca del paese nel settore agricolo dovrebbero essere a maggiore libero accesso. Sridhar Gutam, segretario ARSSF afferma: “il momento che la National Academy of Agricultural Sciences (NAA) e il Consiglio Indiano per la Ricerca Agricola (ICAR) prendessero una decisione politica per dare un accesso libero agli archivi delle riviste scientifiche”.
Nel mese di gennaio, l’India ha lanciato “AgroPedia”, un archivio on-line di informazione agricola. Gutam spiega come c’è stato un ampio consenso tra i partecipanti alla riunione ICRISAT quando si è dato il via al progetto di apertura di parte della ricerca agricola attraverso AgroPedia, dove i partecipanti saranno in grado di depositare con estrema facilità i propri articoli di ricerca. AgroPedia mira a diffondere la coltura e tutte quelle informazioni specifiche per gli agricoltori e lavoratori agricoli, attraverso informazioni agricole e risultati di ricerca fornendo uno spazio aperto per studenti come per ricercatori. Attualmente il sito contiene informazioni su diverse tipologie di raccolti, come riso, grano, ceci, piselli piccione, piselli, litchi, canna da zucchero, arachidi e sorgo, ma i suoi creatori affermano che tutti i temi connessi all’agricoltura saranno con il tempo toccati.
IL MODELLO VINCENTE DI AGROPEDIA
Il contenuto di AgroPedia sarà costantemente aggiunto e convalidato mediante un’analisi simile a quella utilizzata da Wikipedia. Il sito inoltre ospita anche blog e forum dove chiunque può fornire e scambiare conoscenze. Le 85 milioni di rupie (circa 17 milioni di dollari) del progetto AgroPedia è stato approvato e sarà attuato nel corso di 30 mesi e sostenuto dalla National Agricultural Innovation Project, un programma di sei anni del governo indiano che mira a modernizzare l’agricoltura nel paese asiatico. La Banca Mondiale e il governo indiano hanno così fornito il finanziamento per il progetto e sei istituzioni tecnologiche agricole indiane sono partner del progetto, fornendo informazioni e competenze tecnologiche.
L’India è considerata una nazione leader mondiale nella promozione di metodi innovativi in campo agricolo, ma vi è una mancanza sostanziale di informazioni accessibili agli agricoltori e addetti al settore. Si spera che, anche se gli agricoltori non abbiano accesso a Internet, le informazioni di AgroPedia possano essere a breve essere ascoltate via radio, spiega Balaji. Egli dice che la fase iniziale del progetto di AgroPedia intende realizzare un vasto archivio e studiare strategie per renderlo facilmente gestibile, fase ormai completata, il passo successivo è ora quello di sviluppare metodi per diffonderne le conoscenze contenute. Una sperimentazione che inizierà presto in sei sedi in tutto il paese.
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