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Tutto il mondo sta sottovalutando un potente agente chimico, un singolo atomo di azoto con tre atomi di idrogeno attaccati. L’ammoniaca è il prodotto chimico precursore dei moderni fertilizzanti azotati, che vengono utilizzati ovunque nei sistemi agricoli moderni di tutto il mondo. Con l’apporto di azoto nel suolo, gli agronomi hanno aumentato le rese ad una quantità enorme. Per questo, abbiamo un debito di gratitudine a Fritz Haber e Carl Bosch, un paio di scienziati tedeschi che hanno sintetizzato l’ammoniaca. Vaclav Smil dell’Università di Manitoba, stima che il 40% dell’intero apporto di proteine di origine vegetale è creata grazie alla scoperta Haber-Bosch. 87 milioni di tonnellate di fertilizzante azotato vengono prodotti ogni anno, secondo l’International Fertilizer Industry Association. Ma quest’anno ricorre il 100° della sintesi di Haber-Bosch. quindi potrebbe essere la giusta occasione per esplorare nuove tecnologie di fertilizzanti che potrebbero ridurre il loro impatto ambientale e consumo energetico, considerando una completa e totale sicurezza alimentare.
Ma forse dovremmo considerare il problema contrario ossia dovremmo concentrarci sulla carenza di fertilizzante nei terreni di tutto il mondo e sul suo continuo impoverimento. Ma nel mondo agricolo e dei fertilizzanti i problemi sono appena iniziati:
- Disordini alimentari scoppiati a seguito del forte aumento dei prezzi dei prodotti alimentari guidati da: crescita della popolazione, aumento del consumo di carne nelle aree in sviluppo, aumento dei prezzi del carburante per il settore dei trasporti, aumento dei prezzi dei fertilizzanti, produzione di biocarburanti di prima generazione.
- Prezzo dei fertilizzanti in aumento, il costo dell’ammoniaca è triplicato negli ultimi dieci anni.
- L’azoto come fertilizzante è filtrato in ruscelli e fiumi spostandosi poi lungo le coste provocando proliferazione di alghe, che utilizzano grandi quantità di ossigeno nell’acqua. Il risultato: zone morte al largo delle coste dei paesi che utilizzano i fertilizzanti.
- I metodi di allevamento e agricoltura intensiva incoraggiano l’utilizzo dell’azoto, pensiamo alle monoculture geneticamente omogenee ad alto rendimento, che incontrato gravi critiche dal punto di vista ambientale e giustizia sociale.
- Il processo Haber-Bosch, da solo, utilizza qualcosa come l’1% del consumo globale di energia. Dovuto all’elevato calore e pressione necessarie a guidare le reazioni chimiche assorbendo così grandi quantità di energia.
Questi sono alcuni dei principali problemi che le nuove tecnologie dei fertilizzanti potrebbero contribuire a risolvere. Naturalmente, il trionfo dell’agricoltura moderna produrrebbe abbastanza calorie e nutrienti per più di sei miliardi di persone, ma questo viene spesso trascurato. La buona notizia è che, a causa dei crescenti prezzi delle materie prime e la riduzione dei costi i governi iniziano ad avviare sempre più maggiori incentivi ad innovare il settore, intravedendo la possibilità di iniziare a creare nuove tecnologie sostenibili.
Le proteste per i prezzi elevati del grano, del mais e del riso ha fatto scoppiare in tutte le aree in via di sviluppo del mondo proteste civili e la stabilità di molti governi sta vacillando dal Senegal fino alle Filippine. Negli USA sempre più agricoltori sono desiderosi di ricostituire le sostanze nutritive presenti nel suolo riconsiderando le antiche pratiche di diffusione del letame nei campi.
Esperti di sviluppo nel campo dell’agricoltura affermano che nel mondo si hanno poche alternative per la crescente dipendenza di fertilizzante. L’aumento continuo della popolazione e il conseguente aumento globale della classe media richiede più cibo e il fertilizzante è tra le più efficaci strategie per aumentare la resa delle colture agroalimentari. “Cospargere il proprio ettaro di terra di fertilizzante chimico può aumentare la resa anche di un tonnellata”, spiega Jeffrey D. Sachs, economista della Columbia University, “E questo fatto crea ancora la differenza tra la vita e la morte”. E con le riforme del mercato globale, ci si è dimenticati che i semi “migliori” necessitano sempre più di un maggiore uso di fertilizzanti chimici.
[ Links utili e approfondimenti ]
21 aprile 2009 alle 14:35
Nice article, sorry i can’t post in italian